Aggiunto il 25 mar 2020
Uno degli aspetti su cui mi trovo a lavorare più di prima, perfino scoprire, è il rapporto con il tempo.
Il tempo non ha più lo stesso significato. I giorni sembrano allungarsi e, a volte, sono anche più densi ma non per gli stessi motivi.
Prima era fare il massimo delle cose per un massimo di obiettivi.
Ora é fare la scuola a casa a mia figlia mettendoci il tempo che ci vuuole (se possibile senza strangolarla o perdere la pazienza)
Prima era "a prossima cosa da fare". Ora si tratta di mantenere il focus su quello che è davvero importante per noi.
Prima era "il prossimo compito", ora si osserva. Anche per non farsi prendere dal panico.
Prima era "domani vado a fare la spesa". Ora è: "è meglio andarci in quel giorno in quel momento perché ....".
È anche diventato: ci vado e faro' come potro' (scaffali vuoti, la coda, ecc.).
Prima era che dovevo finire questo quadro. Ora è: accadrà quando sarà il momento. Ma ci lavoro tutto il tempo e ne sono cosciente.
Gioia
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