Aggiunto il 21 giu 2021
Condividerò alcuni pensieri con voi anche se é passato un po' di tempo.
Parliamo di astratto.
Circa due mesi fa ho preso la decisione (e il coraggio) di lavorare sui miei temi, le emozioni, gli aspetti sottili che osservo senza necessariamente legarmi ad una figura riconoscibile.
L'idea é di dare più forza al mio intuito e un'apertura a letture diverse.
Ho notato già due cose importanti :
- l'essere presenti senza fallo per poter seguire l'intuizione. Non è affatto semplice, siamo molto male abituati in questa pratica
- Questo è un esercizio di alta precisione. Metti una linea, una pennellata dove non dovrebbe essere, lo lavori troppo ... si può rovinare tutto senza possibilità di ritorno.
Recuperare nel figurativo è possibile, per quanto mi riguarda, nell'astratto è un'altra storia.
D'altra parte, lo stile pittorico è un "fermo immagine" di dove siamo in un dato momento. Non fraintendetemi, ho detto "dove siamo" non "chi siamo".
Chi siamo è il filo conduttore di una vita. Lo stile è solo uno strumento .
E peccato per i maniaci dell'etichetta
Gioia